martedì 28 maggio 2013

L'illusione che a scegliere siamo noi

Appena ci alziamo la mattina dobbiamo compiere delle scelte: con cosa facciamo colazione, come ci vestiamo, con che auto usciamo da casa? Quando decidiamo di acquistare un vestito, già altre persone lo hanno pensato, gli hanno dato una forma e un colore, hanno deciso il materiale e quale cannale distributivo utilizare.

Sembra che non facciamo altro che decidere, continuamente durante tutto l'arco della giornata. Siamo poi così sicuri di prendere delle decisioni vere? 

Se operassimo una versa scelta non dovremmo scegliere cose già prese in precedenza, bensì dovremmo andare oltre a ciò che ci viene proposto. Ma allora perché non lo facciamo? La risposta è semplice: perché è difficile, dovremmo analizzare troppe opzioni, dovremmo studiare nel dettaglio troppi particolari, dovremmo confrontarli tra di loro e decidere il migliore, ecc.

Siamo portati a sintetizzare, a categorizzare e quindi non c'è nulla di strano se quando scegliamo ricadiamo nei vecchi percorsi neurali. Abbiamo bisogno di semplificare perché la vita è difficile, complessa e ci riserva sempre nuove opportunità.
 
Allo stesso tempo non bisogna credere che le scelte che facciamo giornalmente siano parte essenziale della nostra vita e del nostro lavoro. Non lo sono affatto, anzi sono sfatte solo per semplificarci la vita, quindi non per complicarcela. Le vere scelte, quelle ponderate, quelle dove la riflessione vince sulla spontaneità, sono quelle che contano davvero.

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