mercoledì 28 agosto 2013

Se mai inizi, mai fallirai!

Se non inizi, mai fallirai! Sembra quasi una frase sciocca, ma nasconde una grande verità: solo chi fa qualcosa sbaglia

Molte persone procastinano una decisione o un'azione perché hanno paura di fallire, di sbagliare, di essere giudicati.

A pensarci bene se mai iniziamo a fare una cosa sicuramente avremo un esito negativo, quindi la nostra paura a sbagliare sarà fondata. 

Il vero problema non sta tanto nel commettere errori, bensì dall'imparare da essi e rialzarci ad ogni caduta.

Da piccoli sapevamo bene come funzionava, provavamo a fare una cosa ma sbagliavamo e nello sbagliare aumentavamo le nostre competenze; vi è un'unica differenza da quando eravamo bambini a oggi: da bimbi non avevamo paura di sbagliare!.

martedì 27 agosto 2013

Dialettica: l'arte di ottenere ragione...

In quanti ci siamo imbattuti in un confronto dialettico? In quanti  ci siamo presi la ragione pur sapendo che avevamo torto?

In un confronto dialettico dovremmo cercare la verità, invece ci chiudiamo a riccio e portiamo avanti le nostre tesi. 

In realtà la "verità oggettiva" (qualora esistesse) e la percezione di essa sono due cose ben distinte e separate: per queto motivo capita che si può aver ragione ma gli ascoltatori percepiscono che abbiamo torto perché il nostro avversario ha saputo utilizzare bene la tecnica della dialettica. La dialettica fa perno proprio sulla percezione della realtà e ne altera i contenuti.

Accade quando il nostro interlocutore confuta una prova che sorregge la nostra affermazione e così in automatico sminuisce la nostra affermazione sia ai nostri occhi che a quelli degli altri.

Un bellissimo esempio lo trovi in questo spezzone del film Thank you for smoking - Il miglior gelato.


venerdì 16 agosto 2013

Perché adeguarsi ai collaboratori è importante...

Leadership situazionale
Sento spesso dire che le persone vanno tutte trattate allo stesso modo. Sembra quasi che interiormente sentiamo il bisogno di trattare tutti in maniera indistinta. Il fatto è che le persone però sono diverse e quindi occorre trattarle diversamente.

Molti fanno appello alla coerenza per giustificare questo approccio, secondo me però noi tendiamo a trattare tutti allo stesso modo perché è più semplice e perché quel tipo di approccio per noi funzionerebbe. La domanda che dobbiamo porci è: "per il mio collaboratore funzionerebbe questo tipo di approccio"? Se la risposta è negativa dovremmo almeno cercare un altro tipo di approccio.

Si può essere coerenti in tanti modi e trattare in maniera diversa persone diverse non è per nulla incoerente, anzi è intelligente. E' coerente utilizzare lo stesso stile di leadership quando si presentano le medesime situazione e variarlo quando se ne presentano di nuove e diverse. 

Ogni persona può rendere al massimo, il leader deve capire da che punto partono e andare loro incontro proprio in quel punto.

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