sabato 15 marzo 2014

La comunicazione verbale e gli errori da evitare...

Struttura Profonda nel linguaggio verbale
Quando comunichiamo con il linguaggio verbale commettiamo degli errori, tendiamo a generalizzare utilizzando termini come “tutti”, “nessuno”, “mai”, “sempre”, “loro”, “noi” ecc. 

Le generalizzazioni confondono il nostro interlocutore.Allo stesso modo, quando dialoghiamo, tendiamo a sopprimere le informazioni. Siamo in presenza di soppressioni quando alla frase mancano degli elementi.

Se diciamo: «Comprare una Ford è conveniente» commettiamo un errore di soppressione. Ci dimentichiamo di dire per chi è conveniente, o rispetto a cosa, oppure di quanto è più conveniente. Noi che diciamo la frase abbiamo in mente tutti gli elementi mancanti, solo che non li diciamo, allora tocca al nostro interlocutore riempire i vuoti che noi lasciamo deliberatamente o inconsciamente. Può riempirli nel modo corretto, ma sarebbe una vera eccezione perché solitamente ognuno riempie questi vuoti colmandoli in base al proprio vissuto.
 Fare Carriera in 7 Giorni
Tratto da Fare Carriera in 7 Giorni

Ad esempio di fronte a un’affermazione del tipo «Comprare una Ford è conveniente» io intendo che è conveniente rispetto a una Peugeot o Renault, mentre il mio interlocutore potrebbe pensare che è conveniente rispetto a una Fiat; io intendo che conviene per la garanzia offerta dalla casa madre, mentre il mio interlocutore potrebbe pensare che conviene per il risparmio di carburante.

Infine altri errori di comunicazione sono dati dalla distorsione, che entra in scena quando adattiamo il significato di un discorso, di una parola o di un’emozione al nostro modo di vedere il mondo.

martedì 4 marzo 2014

Abbondanza o restrizione, dare o prendere?

Abbondanza o Restrizione? Dare o Prendere?
Le scelte strategiche che le aziende compiono sono importanti sia per il presente che per il loro futuro.

Alcune possono pensare di pagare i dipendenti sempre di più, mentre altre cercheranno di pagarli sempre di meno. 
C'è chi pensa che il cliente deve pagare il minor prezzo, mentre altre aziende vogliono far pagare sempre di più ai propri clienti.
Alcune aziende sfruttano la legge sulla privacy, altre invece si vedono ridurre giornalmente i consensi.

Questi sono solo esempi di estremizzazioni che conducono a una semplice scelta che porta a un compromesso. Ma può un compromesso essere un obiettivo aziendale? 

Forse più spingiamo in là gli estremi, più ci collochiamo al centro nelle scelte e soprattutto negli obiettivi. 

Fare scelte difficili porta a spingerci oltre lo status quo, oltre la zona di comfort, ci porta al raggiungimento di nuovi obiettivi.

Un'azienda di successo dipende anche dalla scelta degli obiettivi e quindi dalla scelta degli estremismi.

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