mercoledì 12 giugno 2013

Lotta contro le opinioni dominanti, insegnamento di Henry Ford.

Questo è il terzo appuntamento che trae degli insegnamenti importanti dalla biografia di Henry Ford.

Dopo aver venduto la sua prima vettura, Henry nel 1896 inizia a lavorare alla sua seconda vettura, non abbandonò il lavoro che gli offriva delle garanzie: “durante tutto questo tempo conservai la mia posizione nella compagnia di elettricità e a grado a grado fui  promosso ingegnere  con lo stipendio di cento e venticinque dollari al mese”.

Il suo superiore lo spronava a dedicarsi solo all'elettricità e non al gas in quanto questa era il futuro! Ford però va avanti per la sua strada, convinto che il gas sarà il futuro dell'autovettura perché dava ad essa più autonomia e maggior raggio d'azione: “Io non vedevo l’utilità’ di sperimentare questa forza motrice per il mio scopo. Una vetturetta da strada maestra non poteva essere fatta correre senza un sistema di fili elettrici, anche se i fili elettrici fossero stati meno costosi; né era in vista alcuna batteria d’accumulatori che potesse riuscire pratica per il peso. Una vetturetta elettrica doveva di necessità essere limitata nel raggio d’azione”.
Henry si trova così di fronte ad una scelta, infatti la compagnia elettrica gli offre il ruolo di sovrintendente generale ma all'unica condizione di abbandonare i progetti sull'automobile a gas. “Io dovevo scegliere tra il mio lavoro e la mia automobile. Io scelsi l’automobile… abbandonai il mio posto il 15 agosto 1899 ed entrai nell'industria dell’automobile”. Fece questa scelta all'età di 36 anni, lo stesso Edison lo incoraggiò ad andare avanti per la sua strada.
Si può considerarlo un passo ardito perché io non avevo mezzi personali. Tutto il denaro che potevo risparmiare nella mia vita era adoperato negli esperimenti. Ma mia moglie era d’accordo con me che l’automobile non poteva essere abbandonata… non c’era richiesta di automobili sul mercato: non ce n’e’ mai per un nuovo articolo… ".

INSEGNAMENTO: lotta contro le opinioni dominanti. 
In quel periodo l'opinione dominante era che l’automobile fosse un capriccio per soli ricchi e veniva visto solo come mezzo per corse sportive veloci. Henry dice: “l'industria era distolta a far vetture veloci anziché vetture buone”.


INSEGNAMENTO: non mettersi agli ordini degli altri. 
Con venture capital: nasce la “Detroit automobile company” per lo sfruttamento della prima vettura Ford.
La società è costituita da un gruppo di uomini d’affari ed Henry ne è l'ingegnere capo e detiene solo una  modesta partecipazione agli utili. Sfortunatamente, la società andò presto in bancarotta, ma Henry non si fece certo fermare da un simile ostacolo: "tutto il pensiero dell’azienda consisteva nel raccogliere ordinazioni e nel ricavare per ogni vettura il maggior prezzo possibile. L’idea dominante sembrava essere quella di ghermire il denaro”. 
Aggiunge: Trovandomi senza alcuna autorità tranne quella che mi dava la mia posizione di ingegnere, io dovetti riconoscere che la nuova compagnia non era il veicolo col quale potevano attuarsi le mie idee, ma solo un consorzio per fare denaro… che non faceva molto denaro… nel 1902 mi licenziai determinato a non mettermi mai più agli ordini degli altri”. 

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