domenica 2 giugno 2013

Festa della Repubblica

Oggi celebriamo il 67° anniversario della Repubblica Italiana. 

67 anni sono veramente pochi in confronto alla storia italiana, o meglio alla storia di questa terra bella anche a vedersi solo dall'alto. 

Leggendo, in questi giorni di crisi, i giornali sembra che gli italiani siano solo dei lacrimosi bambini che non sanno più cosa fare, che non sanno prendere decisioni, che parlano per stereotipi e odiano la classe dirigente. 

Nuovi e vecchi usurpatori del nome Italia stanno lottando per ottenere quel po' di potere che permetterà loro di operare a mani libere, trascurando il volere dei cittadini.

Ma è veramente così? Veramente i cittadini sanno cosa vogliono? O è forse questo il vero problema? Forse i cittadini non vogliono altro che stare bene, vogliono solo guardare ai loro interessi fregandosene di quelli dell'intera comunità? 

Il nostro atteggiamento fa si che le strade vengono asfaltate solo a ridosso delle elezioni comunali, poveri disoccupati si vedono proporre un lavoro a tempo determinato di 3 mesi che non verrà rinnovato dopo le elezioni.

Questo a noi non deve più andare bene, dobbiamo mantenere alta l'attenzione sulla classe politica: le strade devono essere asfaltate sempre, è un nostro diritto che peraltro paghiamo profumatamente. 

Ricordiamoci che siamo il popolo dei Cesari, che conquistarono il mondo e diedero le fondamenta a quella che oggi chiamiamo civiltà occidentale. Siamo il popolo degli inventori e degli artisti: possediamo il 70% delle bellezze culturali del mondo! Siamo il paese del sole e allora iniziamo tutti a farlo risplendere.

Se abbiamo una classe politica inefficiente, la colpa è solo nostra, se esistono le caste, la colpa è solo nostra, se non riusciamo a rimettere ordine ai conti pubblici, la colpa è solo nostra! Altri popoli non rieleggono politici che hanno fallito: guardano i fatti e non le opinioni.


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