venerdì 7 giugno 2013

Come trovare la migliore soluzione

Quando siamo di fronte ad un dilemma solitamente affidiamo la soluzione alle nostre sensazioni. Se ascoltiamo bene le persone quando parlano, ci trasmettono molte informazioni in merito. Le frasi più ricorrenti sono: "ho preso una decisione d'impeto senza pensare", "il mio sesto senso mi diceva che...", "ho sentito qualcosa salire dallo stomaco", ecc

Quante volte abbiamo realmente preso decisioni basandoci sul ragionamento? Poche? Io direi pochissime. Ma esiste un metodo? E' possibile razionalizzare presupposti e alternative?

Negli anni sessanta alla Stanford University analizzarono le aziende statunitensi di successo. Da questa analisi nacque la ormai famosa analisi SWOT il cui acronimo sta per Strenghts, Weaknesses, opportunities e Threats. In italiano abbiamo in ordine: Punti di forza, Punti di debolezza, Opportunità e Pericoli.

Può essere utiliizata in vari ambiti della nostra vita, da quello lavorativo a quello personale. Le cose da chiedersi sono: come possiamo annullare le debolezze e dare spazio ai nostri punti di forza? Come protteggersi dalle minacce e cogliere le opportunità?

Queste sono domande cruciali. Come in figura occorre dividere il foglio in quattro parti disegnando una croce. Dare il nome opportuno ad ogni quadrante e poi elencare in ordine le idee che vengono in mente facendo ben attenzione a scriverle nei giusti quadranti. Il risultato deve essere quello di eliminare le minacce e trasformare i punti di debolezza in punti di forza.

Esempio: 
Problema: Sono state prodotte delle vetture con gli specchietti retrovisori di colore nero. Lo standard è che gli specchietti siano in tinta con il colore della carrozzeria. La vettura costa pochi € in meno e al cllietne va spiegato il problema e fatta firmare una manleva. Il rischio è quello di non vendere le auto e tenerle in giacenza per lungo tempo pagando molti interessi passivi sulle fatture. Quale miglior soluzione?

Ecco la soluzione disegnata da me su un foglio. Mentre mi cimentavo a cercare la soluzioneun mio collaboratore, per scherzo, di misse: "chiamiamole "Black Mirror". Che idea geniale! Era quello il modo di trasformare un punto di debolezza in punto di forza! Ecco l'analisi SWOT che uscì fuori!

Era circa un mese che avevamo queste vetture in stock e ne avevamo venduta solo una!
Facemmo un'offerta e la chiamammo "Black Mirror" dove evidenziavamo gli specchietti neri e il fatto che la vettura costava di meno.
Nel giro di pochi giorni vendemmo tutte le black mirror.


Nessun commento:

Posta un commento

Articoli correlati

Articoli che potrebbero interessarti