martedì 30 luglio 2013

Gli insegnamenti di Henry Ford: accettare le sfide

INSEGNAMENTO: accetta le sfide.

Henry Ford sapeva benissimo che avrebbe dovuto fare qualcosa di sensazionale per uscire alla ribalta e far parlare di sé. Sapeva che sarebbe riuscito nell'intento di produrre auto di buona qualità per il pubblico ad un prezzo basso. Individua l'opportunità di farsi notare sfruttando la moda delle corse sportive.

Pur non avendo nessun interesse per le competizioni, anzi pensa che sia un problema il fatto che molti costruttori pensano solo a costruire auto veloci anziché pensare a costruire auto per la gente comune, mette a punto un motore a due cilindri veloce e lo monta su uno “chassis”. Poi accetta la sfida del campione d'America Alessandro Winton di Cleveland e riesce anche a batterlo.
Henry in merito a ciò dice: “Fu quella la mia prima gara ed essa mi diede la notorietà sotto quell'unica forma alla quale  il pubblico si mostrava accessibile”.

Non ne aveva bisogno, ma la vittoria sul campione d'America per le corse, infuse maggiore convinzione a Ford sulla qualità del prodotto.
Il prodotto c'era, ora occorreva impegnarsi sui metodi produttivi: "I compratori imparano a comperare. La maggior parte terra’ conto della qualità e cercherà di avere per ogni dollaro quanto piu’ e’ possibile di qualità buona…. se voi vi disponete a produrre col criterio della qualità piu’ alta e a vendere col criterio del prezzo più basso, incontrerete una richiesta cosi’ grande da poterla anche chiamare universale”.

Ford inizia a pensare alla standardizzazione ma guardandola dal punto di vista del consumatore e non del produttore: "La standardizzazione puo’ essere veduta come un cattivo affare tranne che essa non comporti il programma di ridurre costantemente i prezzi ai quali e’ venduto l’articolo… il pubblico dovrebbe al contrario sempre meravigliarsi che gli si possa dar tanto per il denaro speso”.
Standardizzazione” (per usare il vocabolo come lo intendo io) non significa affatto la scelta dell’articolo  di piu’ facile vendita e la semplice concentrazione in esso. E’ invece un ricercare notte e giorno e probabilmente per anni, dapprima intorno a quello che meglio convenga al pubblico e poi intorno al modo di fabbricarlo.. quindi se noi abbiamo ricondotto l’industria dalla base del guadagno alla base del servizio noi ci siamo con cio’ assicurato un vero affare, i cui redditi non lasceranno nulla a desiderare”.

Nel 1903 nasce fonda la “Ford motor company” in cui espleta le funzioni di vice presidente, disegnatore, ingegnere in capo, soprintendente e direttore generale con capitale $100.000, di cui interamente versato solo $28.000.
All'inizio possiede solo il 25,5% delle quote, nel 1906 acquisisce il 51% con soldi guadagnati nella società) e subito dopo al 58%. Nel 1919 il figlio Edsel comprerà il rimanente 41,5%.
 

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